I barbecue a gas stanno rapidamente sostituendo i più tradizionali modelli a carbonella grazie agli innumerevoli vantaggi che questo tipo di combustibile è in grado di offrire a chi si accinge a preparare il cibo alla griglia. I barbecue a gas, tuttavia, non sono tutti uguali e, tra le varie caratteristiche che possono rendere un barbecue tanto diverso dall’altro, c’è anche il tipo di alimentazione che esso utilizza. Contrariamente a quanto i poco esperti potrebbero supporre, i barbecue non utilizzano tutti lo stesso tipo di gas: alcuni modelli sono strutturati per funzionare a metano mentre altri con il GPL. Vediamo cosa li contraddistingue, come funzionano, quali sono i migliori prodotti, i prezzi le opinioni e i vantaggi dei barbecue a gas.
Il GPL
Il Gas di Petrolio Liquefatto, più comunemente conosciuto sotto la sigla GPL, è una miscela di gas contenente prevalentemente butano e propano. Per la maggior parte deriva da gas di origine naturale mentre una piccola percentuale di esso viene prodotto grazie ai processi di raffinazione del petrolio.
La caratteristica principale di questo gas è che, se sottoposto ad una leggera pressione, è capace di passare dallo stato gassoso a quello liquido. Sotto questa forma può essere facilmente immagazzinato dentro apposite bombole e trasportato agevolmente.
Il suo utilizzo è relativamente sicuro perché dotato di un odore caratteristico che può essere facilmente avvertito nel caso in cui dalla bombola vi siano delle perdite.
Vantaggi e svantaggi
Il GPL, oltre ad essere facilmente immagazzinato e trasportato, ha anche un notevole potere calorifico ed anche il suo rendimento calorico è piuttosto alto. É facilmente reperibile in commercio e questo lo rende il combustibile perfetto per i barbecue perché nel caso di esaurimento della bombola, essa può facilmente essere sostituita con una nuova anche quando si è fuori casa.
Questo gas, però, presenta lo svantaggio di rientrare tra i gas pesanti che si depositano al suolo in caso di fuoriuscita accidentale dalla bombola che lo contiene.
Questo lo rende poco indicato per essere impiegato come combustibile per i barbecue che si utilizzano all’interno delle mura domestiche, come ad esempio i barbecue da caminetto, ma può essere impiegato senza rischi per alimentare i barbecue installati all’aria aperta.
Il GPL, inoltre, è leggermente più costoso del metano e le normative di sicurezza impongono che le bombole siano installate seguendo precisi parametri, per evitare pericolosi incendi che potrebbero causare danni alle persone e alle abitazioni.
Il metano
Il metano ha un potere calorifico ed un rendimento calorico inferiori rispetto a quelli del GPL ma il prezzo di mercato inferiore di questo gas lo rende un combustibile perfetto per i barbecue a postazione fissa. Affinchè un barbecue possa funzionare utilizzando come combustibile il metano, infatti, è necessario che esso sia collocato nei pressi di un’abitazione che sia disponga di un allaccio alla rete cittadina del gas. Il metano, a differenza del GPL, non può essere liquefatto e venduto in bombole.
Quale gas scegliere?
La scelta relativa alla tipologia del barbecue da acquistare, in relazione al tipo di alimentazione, dipende da diversi fattori. Non è detto che un barbecue che utilizza un certo combustibile, idoneo per un determinato tipo di soggetto, sia altrettanto valido per un altro.
Si può scegliere un barbecue a gas metano quando si vuole risparmiare sul combustibile necessario per grigliare le pietanze e non si vuole avere il problema di verificare frequentemente il livello di gas residuo all’interno della bombola.
Il GPL, di contro, è da preferire qualora si desiderasse un modello di barbecue da utilizzare in un punto del giardino, o in altri luoghi all’aperto, che non sia nelle immediate vicinanze della propria abitazione. Nonostante la bombola di gas piena potrebbe risultare un po’ difficile da trasportare, questi tipi di barbecue sono la soluzione ideale per tutti coloro la cui abitazione non dispone di un collegamento alla rete cittadina del metano. Si ricorda, infatti, che il metano a temperatura ambiente esiste solo allo stato gassoso e non può essere portato allo stato liquido sotto compressione come invece avviene con il GPL. Questo ne rende impossibile l’immagazzinamento in bombole a causa degli elevati costi che questa operazione comporterebbe.
Consigli d’uso
Dopo aver deciso quale barbecue acquistare e aver portato finalmente a casa il proprio modello preferito si è sicuramente impazienti di accenderlo e iniziare subito a grigliare. Già si pregusta, con l’acquolina in bocca, il sapore della carne cotta alla griglia e l’odore del cibo che si spande per l’aria.
Per l’ottima riuscita della prima grigliata, e per fare in modo che il barbecue abbia una lunga vita, è ottima cosa trattenere questa impetuosità ed effettuare prima quella che viene comunemente definita come “stagionatura” del barbecue. Questa procedura consiste nell’accendere il barbecue a fiamma moderata in modo che la temperatura si mantenga relativamente bassa.
Il calore sprigionato durante questa fase naturalmente non è idoneo a grigliare il cibo ma serve a far sì che la struttura del barbecue si stabilizzi e le vernici si asciughino.
Dopo circa 20 minuti è possibile spegnere la fiamma e lasciar raffreddare il barbecue. È consigliabile ripetere questo procedimento una seconda volta aumentando gradualmente la temperatura.
Alla terza accensione le temperature possono, finalmente, essere portate al massimo e si può iniziare a grigliare sul serio.
Il funzionamento di un barbecue a gas è piuttosto semplice e la sua accensione assomiglia molto a quella delle comuni cucine installate presso qualsiasi abitazione. Se l’accensione è elettronica, dopo aver aperto la valvola del gas non si deve far altro che premere il pulsante di accensione per qualche secondo fino a quando non parte la fiamma. Al contrario, per i barbecue a gas un po’ più datati, è necessario avvicinare una fiamma (come ad esempio quella di un accendino o di un fiammifero) al bruciatore dopo aver aperto la valvola e girato la manopola del gas. Non è nulla di particolarmente complicato, il barbecue a gas non ha niente a che vedere con la faticosa procedura necessaria per grigliare con i modelli che funzionano a carbonella e può essere facilmente approcciato anche da chi sta grigliando per la prima volta.