Barbecue a gas americano o australiano, cosa c’è da sapere, dettagli e prezzi

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Sistema di cottura a Pietra Lavica (in dotazione)Facilmente trasportabile, è fornito di un ripiano laterale pieghevole, un porta bombola coperto e...Potenza: 10 kW; area di cottura: 50,6 x 36,6 cm; cottura con pietra lavica
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Grande, piccolo, fisso o trasportabile, in ghisa o in acciaio inox… oggi i barbecue sono disponibili in modelli che si contraddistinguono, oltre che per il prezzo di mercato, anche per le caratteristiche particolari di ognuno di essi. Tra i tanti dettagli che contribuiscono a rendere un tipo di barbecue diverso da tutti gli altri troviamo anche il metodo di cottura che esso impiega per grigliare i cibi. Dalla rudimentale griglia metallica posta a scaldarsi sulla fiamma viva, infatti, i barbecue si sono via via evoluti nel corso del tempo fino a divenire quelli che noi oggi tutti conosciamo. Il frutto di questa evoluzione, ad esempio, vede la graduale sostituzione della tradizionale carbonella con la più moderna tecnologia a gas e lo sviluppo di metodi di cottura tipici di una ben determinata regione geografica. Tra questi, notevole rilievo hanno riscontrato i modelli australiani e americani. Ma quali sono le caratteristiche di questi due specifici metodi di cottura? Cosa li contraddistingue da tutti gli altri e quali vantaggi offrono al loro utilizzatore? Cosa c’è da sapere a riguardo? Quali sono i migliori modelli disponibili e che prezzi hanno?

Barbecue americano: di che stiamo parlando?

Come è facilmente intuibile dal nome, il metodo di cottura del barbecue americano nasce negli Stati Uniti d’America ed è molto diverso da quello tradizionalmente impiegato in Italia. Quando ci si appresta a preparare una grigliata, gli italiani sono soliti posizionare il cibo, preferibilmente suddiviso in piccole porzioni, direttamente sulla griglia e a contatto con la fiamma. Gli americani, invece, veri ideatori del barbecue così diverso dalle nostre tradizionali grigliate, prediligono cuocere la carne a grandi pezzi interi che non vengono posti a diretto contatto con la fiamma e con la griglia di cottura. Questa procedura fa in modo che il fumo non entri a contatto con gli alimenti e non ne possa quindi alterare il sapore.

Il metodo americano predilige solitamente l’uso della carbonella ma, visti gli svantaggi che essa apporta rispetto al gas, quest’ultima forma di alimentazione sta sostituendo gradualmente quella precedente sia in Nord America che, soprattutto, in Italia.

Che sia a gas o a carbonella, la cottura sul barbecue all’americana deve essere effettuata rigorosamente a fuoco lento. Questa procedura spessso richiede diverse ore a causa dello spessore dei pezzi di carne posti a grigliare, ma garantisce un ottimo sapore delle pietanze e una cottura uniforme sia anche all’interno. Inoltre, evitando il contatto diretto con la fiamma, le parti esterne non risulteranno bruciacchiate. Il fumo, inoltre, viene utilizzato solo per aromatizzare i cibi. Gli americani, infatti, prediligono i barbecue a legna piuttosto che quelli a gas perché questo combustibile permette loro di impiegare apposite resine che contribuiscono a migliorare il sapore delle pietanze affumicate.

Tra Italia e Stati Uniti

Come già visto, la cottura all’americana richiede tempi lunghi e carni spesse. Organizzare una grigliata che prevede questo metodo di cottura dovrebbe prevedere, se proprio si vuole rimanere rigorosamente fedeli alla tradizione statunitense, diverse ore (a volte anche 10) da dedicare solo alla cottura degli alimenti.

In Italia queste tempistiche non sono di certo la norma e le grigliate, solitamente, si concludono in pochissime ore.

Coniugare la grigliata con un barbecue americano e le abitudini degli italiani è possibile adottando alcuni accorgimenti, come ad esempio tagliare la carne a pezzi più piccoli e utilizzare un modello di barbecue a gas al posto di uno a carbonella. Questi piccoli accorgimenti permettono di ottenere, in tempi brevi, tutti i vantaggi offerti dalla cottura all’americana.

Caratteristiche e modelli

La tradizione nord-americana vuole che i barbecue siano alimentati a legna ma oggi, soprattutto in Italia, i modelli a gas che impiegano il metodo di cottura americano sono sempre più diffusi a causa dei vantaggi che offrono rispetto a quelli a carbonella. Quello che, tuttavia, non può assolutamente venir meno alla tradizione è rappresentato dalle dimensioni del barbecue. Poiché questo metodo di cottura prevede che la carne sia tagliata in grossi pezzi (in America spesso si pongono a cuocere animali interi sulla griglia), è necessario che anche la griglia sia rapportata a queste dimensioni. I barbecue americani, dunque, non possono essere modelli piccoli o portatili ma sono quasi sempre a postazione fissa a causa delle notevoli dimensioni della griglia che questo metodo di preparare il cibo richiede. Questi barbecue sono venduti corredati da apposite teglie ma, qualora queste non fossero incluse nel modello prescelto, è possibile ugualmente grigliare all’americana utilizzando sia le teglie monouso che quelle riutilizzabili. Naturalmente, le teglie monouso sarebbero da evitare per una questione di rispetto dell’ambiente e di riduzione dei rifiuti.

Le teglie devono essere usate insieme alle griglie e non in sostituzione di esse. Nel barbecue americano, infatti, il cibo viene adagiato sulle teglie che a loro volta vengono poste sulle griglie. Questa particolare operazione rende possibile la cottura lenta del cibo e impedisce che esso entri in diretto contatto con il fumo e con la fiamma.

Per limitare ulteriormente il contatto con il calore diretto e per rendere ancora più uniforme la cottura della carne, la maggior parte dei barbecue americani sono dotati di un’ulteriore teglia (o una piastra) in acciaio che deve essere interposta tra la fiamma e la griglia.

Cosa si può grigliare?

Nonostante i barbecue americani e australiani siano impiegati principalmente per grigliare la carne, è bene sapere che questo non è l’unico alimento che può essere preparato con questo metodo di cottura.

Carne bovina e suina sono i principali alimenti utilizzati per il barbecue americano ma esso è predisposto anche per la cottura di altri tipi di cibo, come il pesce o le verdure.

Il barbecue australiano, invece, prevede l’aggiunta di altri alimenti quali cosce di pollo, salsicce, cipolle, pannocchie di granturco e altri vegetali.

La presenza delle teglie tra il cibo e le griglie permette di cuocere anche cibi di consistenza liquida che altrimenti finirebbero tra le fiamme, come ad esempio le uova, frittate, legumi e verdure o carne tagliati a pezzi molto piccoli.

Tutti i cibi posti nel barbecue possono essere aromatizzati con apposite salse per aumentarne il sapore.

La scrittura è sempre stata la mia passione, fin da bambina. Non l’ho mai abbandonata e, nel corso degli anni, ho avuto modo di trasformare questo mio interesse in un vero e proprio lavoro dedicandomi in maniera professionale alla stesura di articoli e guide. Come articolista freelance e ghostwriter, mi occupo di differenti tematiche, dall’ecologia alla cucina, passando per argomenti di vita quotidiana

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