Un giardino che non dispone di un barbecue a gas fisso manca di un oggetto essenziale per la buona cucina e per rendere più comode e gustose le cene o i pranzi tra amici o con la propria famiglia. Se si ha a disposizione uno spazio aperto di proprietà, come un giardino, perché allora non sfruttarlo installandoci un barbecue? Vediamo quali sono i migliori modelli di barbecue a gas fisso da posizionare negli spazi aperti presso la propria abitazione, tutte le loro caratteristiche e i suggerimenti utili per rendere ogni grigliata un momento speciale.
Perchè un barbecue a gas?
I barbecue fissi possono sfruttare diversi tipi di alimentazione. Il combustibile tradizionale, e più utilizzato in passato è rappresentato senza dubbio dalla carbonella. Tuttavia, essa richiede una preparazione lunga e difficoltosa prima di poter procedere con la cottura dei cibi, non garantisce un calore uniforme su tutta la griglia e richiede che vi sia un secondo braciere in cui preparare la carbonella sostitutiva da inserire nel barbecue nel momento in cui quella già presente si sta consumando. Inoltre, i barbecue a carbonella sono molto più difficili da pulire, bisogna attendere che la cenere si sia raffreddata prima di poterla rimuovere e, infine, è anche più costosa del gas.
Quest’ultimo, invece, richiede solo 10 minuti dall’accensione per produrre un calore uniforme e costante in tutta la griglia, non produce cenere ed è molto economico.
L’accensione è semplice e rapida e non richiede alcuna preparazione preliminare: è sufficiente, infatti, girare la manopola che permette la fuoriuscita del gas e poi accendere la fiamma come si farebbe con un normale fornello da cucina. La pulizia finale può avvenire già pochi minuti dopo la fine della cottura, appena il barbecue si sarà raffreddato.
Che tipo di gas?
I barbecue fissi a gas non sono tutti uguali e differiscono anche per il tipo di gas che bruciano. Da questo punto di vista, i barbecue si distinguono in due tipi: quelli che utilizzano il GPL e quelli che invece bruciano il metano.
Questi ultimi devono essere collegati alla rete domestica del gas mentre per i primi serve un’apposita bombola contenente il combustibile.
La scelta su quale tipo di gas utilizzare per il proprio barbecue si basa sul punto in cui si vuole posizionare la griglia (se è in un punto comodo per collegarla al gas domestico) e soprattutto alla presenza o meno dell’impianto per il gas metano all’interno del proprio appartamento.
Perchè fisso?
A primo impatto, si potrebbe pensare che un barbecue a gas portatile sia la scelta migliore perché consente un suo utilizzo anche al di fuori del proprio giardino. Esso può facilmente essere trasportato in auto e portato con sé in eventuali escursioni e scampagnate, per poter grigliare in ogni momento e in qualsiasi luogo ci si trovi. Tuttavia, questi particolari barbecue hanno degli svantaggi che il barbecue a gas fisso non presenta. Hanno, infatti, una superficie di cottura molto più piccola che li rende inadatti a preparare il cibo per più di due o tre persone. Un barbecue a gas fisso, invece, ha una griglia molto più grande sulla quale è possibile cucinare le pietanze sufficienti per tutta la famiglia, anche se numerosa. I barbecue più grandi permettono di organizzare grigliate fino a venti persone. Sono quindi molto più comodi dei piccoli barbecue portatili.
Quelli che si alimentano con il gas metano hanno anche un altro indiscutibile vantaggio: collegandosi direttamente alla rete di gas domestica non necessitano di un continuo controllo del livello di gas residuo nella bombola prima di iniziare la cottura.
La possibilità di non avere una bombola del gas da sostituire è un vantaggio molto importante quando si usa il barbecue con una frequenza piuttosto elevata e per un lungo periodo di tempo.
Superficie di cottura
La cottura dei cibi può avvenire su una griglia costituita da materiali diversi, generalmente acciaio inox, ferro o ghisa, oppure su pietra lavica. Ognuno di questi materiali determina una diversa qualità della grigliata e operazioni di pulizia differenti al termine della stessa. La maggior parte dei barbecue a gas fissi monta delle griglie in acciaio inox, materiale estremamente facile da pulire una volta raffreddato, ma che non trattiene il calore nello stesso modo in cui lo fa la ghisa. Quest’ultima, oltre a costare meno di una griglia in acciaio inox, è in grado di rilasciare il calore in maniera lenta e graduale, in modo da permettere una cottura ancora più uniforme e perfetta del cibo che vi è stato posto sopra. È, tuttavia, più delicata e richiede una “stagionatura” particolare prima di poter essere utilizzata per grigliare il cibo.
Esistono poi delle griglie particolarmente economiche, realizzate in ferro battuto o acciaio inox cromato, entrambe rivestite con vernice atossica e compatibile con gli alimenti. Purtroppo, però, sollecitata dalle alte temperature a cui essa è continuamente esposta, la vernice di rivestimento tende a danneggiarsi e staccarsi dalla griglia già dopo pochissimi utilizzi.
Queste griglie hanno un costo decisamente inferiore rispetto a tutte le altre ma si rovinano facilmente e, pertanto, devono essere sostituite spesso. Alla fine dei conti, il vantaggio economico sfuma a causa delle continue sostituzioni ed il gioco non vale la candela. Meglio optare fin da subito per una griglia di buona qualità, anche se più costosa, ma che possa essere utilizzata quanto più a lungo possibile.
Per quanto riguarda la pietra lavica, di origine vulcanica, essa ha una notevole capacità di trattenere il calore e rilasciarlo lentamente. Si scalda in maniera uniforme a contatto con la fiamma prodotta dal barbecue a gas e permette di cucinare in maniera ottimale.
Quando si utilizza questa superficie di cottura, generalmente la si posiziona con una leggera inclinazione in modo che eventuale olio o grasso che cola dal cibo possa scorrere verso il basso e venire convogliato in un’apposita bacinella.
La pulizia diviene quindi più facile e il grasso in eccesso non va a interferire la cottura delle altre pietanze.
Il prezzo della singola griglia, così come avviene per i barbecue, può differire in base al materiale di cui è costituita, al rivenditore e al marchio. In generale, i prezzi di mercato vanno da un minimo di 10 euro fino ad oltrepassare i 200 euro.
Pulizia
Un barbecue perfettamente pulito non è solo piacevole da vedere ma permette anche una cottura più facile e senza rischio di incidenti. I depositi di olio, grasso e residui di cibo, infatti, potrebbero incendiarsi quando esposti nuovamente al calore della fiamma e rovinare il nuovo cibo posto sulla griglia. Per prevenire un evento così spiacevole, si raccomanda vivamente di mantenere pulite le griglie, lavandole accuratamente dopo ogni utilizzo.
Se il barbecue a gas fisso non viene utilizzato da molto tempo, sarà necessario effettuare le operazioni di pulizia prima di ricominciare con la stagione delle grigliate, in modo da rimuovere la polvere depositata ed altra sporcizia accumulata.
Anche i bruciatori devono essere puliti periodicamente. Questa operazione va eseguita quando la fiamma, da blu, inizia a cambiare colore tendendo prima all’arancione e poi al rosso.
I detergenti con cui pulire il barbecue a gas fisso devono essere scelti con cura: non devono essere troppo aggressivi in modo da non rovinare eventuali vernici o rivestimenti ma, allo stesso tempo, è necessario che essi siano in grado di rimuovere efficacemente ogni residuo di grasso.