L’arrivo della bella stagione porta con sé la voglia di stare all’aria aperta in compagnia degli amici, per lasciarsi alle spalle l’inverno ed i giorni passati dentro casa a causa della pioggia. Ecco che inizia così il periodo perfetto per le grigliate. In giardino, in terrazzo o in un’area attrezzata fuori casa, cosa può esserci di meglio rispetto ad una grigliata di buon cibo in compagnia delle persone a cui si è più legati? Niente, naturalmente. Allora perché non acquistare un proprio barbecue in modo da poter trascorrere questi piacevoli momenti tutte le volte che lo si desidera? La prima obiezione a questa domanda, quella che più di tutte frena dal realizzare il desiderio, è che non si ha sufficiente spazio per installare un barbecue presso la propria abitazione, magari perché non si ha un giardino o perché questo è troppo piccolo. La soluzione, per fortuna, esiste ed è rappresentata dai barbecue a gas piccoli e compatti che da qualche anno stanno conquistando sempre più consensi tra gli appassionati del cibo alla griglia. Vediamo quali sono le loro caratteristiche, i vantaggi e come scegliere il migliore.
Caratteristiche generali
Un barbecue a gas piccolo non differisce molto da un normale barbecue di dimensioni standard da installare in giardino. Quel che li differenzia sono sopratutto le dimensioni che ne determinano la capacità riguardo alla quantità di cibo che è possibile cuocere nello stesso momento. Come quelli più grandi, anche i barbecue piccoli sono realizzati principalmente in acciaio inox con piastre e griglie disponibili in diverso materiale, come ad esempio ghisa, pietra lavica o lo stesso acciaio.
Alcuni di questi strumenti di cottura compatti sono talmente piccoli da poter essere richiusi e contenuti all’interno di uno zaino o di una valigia, il che li rende facilmente trasportabili e adatti a essere utilizzati per le grigliate anche a casa di amici e parenti sprovvisti di barbecue.
L’alimentazione può essere a metano oppure a GPL e alcuni modelli sono realizzati in modo da poter sfruttare entrambe le tipologie. I prezzi non sono eccessivi e partono da circa 100 euro mentre i modelli più particolari hanno un costo che può facilmente superare i 300 euro.
Vantaggi
Grazie alle sue dimensioni molto compatte, un barbecue a gas piccolo può essere facilmente trasportato ovunque. Esso permette di grigliare in qualsiasi luogo grazie soprattutto alla possibilità, per alcuni modelli in commercio, di essere smontato e riposto all’interno di un’apposita valigia. Hanno un peso ridotto e pertanto possono essere spostati facilmente anche se non si ha a disposizione un’automobile o non si ha una particolare forza fisica.
L’alimentazione a gas permette di ottenere un notevole risparmio economico in quanto sia il metano che il GPL hanno un prezzo inferiore alla carbonella che, comunque, necessita di tempi piuttosto lunghi per la preparazione della brace.
Grazie al gas, infatti, basta attendere un massimo di 10 minuti per avere una fiamma vivace e una temperatura adeguata a cuocere i cibi in maniera uniforme e senza bruciarli. Le manopole che regolano l’erogazione del gas permettono inoltre di avere pieno controllo sulla temperatura e non producono le fiammate tipiche della carbonella.
La pulizia della superficie in acciaio inox si rende particolarmente facile e sbrigativa in quanto è necessario poco sapone delicato diluito in acqua tiepida e una spugna non abrasiva.
Svantaggi
Un barbecue a gas piccolo presenta indubbiamente molti vantaggi ma esso ha anche qualche punto debole. Alcuni modelli, soprattutto quelli trasportabili in valigia, hanno una griglia molto più piccola rispetto a quella di un tradizionale barbecue da giardino a installazione fissa. Questo rende alcuni barbecue compatti idonei alla preparazione dei cibi di pochissime persone, massimo due o tre, e sono pertanto inadatti alle grandi grigliati con tanti amici.
Metano o GPL?
I barbecue a gas possono essere alimentati sia a metano che a GPL. Alcuni modelli possono sfruttare entrambe queste fonti di energia mentre altri sono stati progettati per utilizzarne soltanto una. Naturalmente, la scelta migliore sarebbe quella di acquistare un barbecue a gas piccolo che sia in grado di utilizzare sia il metano che il GPL ma, per varie ragioni, questo non sempre è possibile. Se non si riesce a reperire in commercio (cosa molto difficile, ma può comunque succedere) un barbecue che sia capace di funzionare con entrambi i tipi di gas, o se si ritiene che questo abbia un costo eccessivo e si vuole risparmiare un po’ di denaro scegliendo un modello più economico, potrebbe essere utile conoscere quali sono i vantaggi dell’una e dell’altra forma di alimentazione, in modo da scegliere con più consapevolezza ed evitare di avere problemi in seguito.
Per quanto riguarda i barbecue a gas che utilizzano il metano, è bene sapere che essi si possono facilmente collegare alla rete domestica del gas e non necessitano, quindi, di una bombola per essere alimentati. Di contro, questi modelli hanno il difetto di non poter essere utilizzati in lontananza da una rete di gas metano facilmente accessibile e pertanto non sono adatti ad essere trasportati per grigliare lontano da casa.
I barbecue piccoli a GPL, invece, hanno un’autonomia maggiore da questo punto di vista in quanto non devono essere collegati ad una rete del gas domestica e possono essere facilmente trasportati per grigliare altrove. Il loro difetto principale, però, è la necessità di avere sempre a disposizione una bombola del gas il cui livello va costantemente monitorato per evitare che esso si esaurisca nel mezzo di una grigliata.
Che tipo di griglia?
Dopo aver scelto la tipologia di gas con cui alimentare il proprio barbecue, si può passare alla selezione del materiale per la griglia. Questo influenza non solo la cottura delle pietanze, ma anche le operazioni di pulizia e la preparazione preliminare al primo utilizzo. Le griglie in acciaio inox sono facili da pulire ma rilasciano il calore troppo velocemente. Prima del loro utilizzo, è essenziale porle sulla fiamma del barbecue a bassa temperatura per almeno 20 minuti, in modo che possa stabilizzarsi e non deformarsi con i successivi utilizzi. Le griglie in ghisa, invece, hanno il vantaggio di rilasciare il calore più lentamente e, pertanto, la cottura risulta più uniforme. Purtroppo, il materiale di cui sono costituite è molto poroso e pertanto è possibile la contaminazione dei sapori tra una grigliata e l’altra se le operazioni di pulizia non vengono svolte in modo accurato. Anche la preparazione per il primo utilizzo richiede una maggiore attenzione rispetto a quella per le griglie in acciaio inox. Le griglie in ghisa spesso sono rivestite da uno strato di vernice atossica che tende a danneggiarsi già dopo i primi utilizzi a causa delle elevate temperature cui è sottoposto.
Esistono in commercio, infine, delle griglie molto economiche, realizzate in acciaio o ancora più spesso in ferro. Queste devono essere scartate immediatamente in quanto non presentano alcun vantaggio oltre al basso costo di acquisto.
Purtroppo il vantaggio economico viene subito annullato dall’elevata frequenza con cui queste griglie si danneggiano, deformandosi già dopo pochissime volte che vengono utilizzate.
Possono, tuttavia, essere acquistate come soluzioni di emergenza, nel caso in cui la griglia originale del proprio barbecue si sia irrimediabilmente danneggiata e non si vuole rinunciare ad una bella grigliata in attesa che arrivi quella nuova, come nel caso in cui questa sia stata acquistata online e bisogna attendere i tempi di spedizione.